Costruzione di un termometro

“Calore” e “temperatura” sono due parole che esprimono concetti fisici diversi, ma nel linguaggio comune vengono spesso confuse. La parola ”calore” è associata alla sensazione tattile soggettiva in base alla quale affermiamo che un oggetto è caldo o è freddo a seconda di come noi lo percepiamo, ma in realtà tale sensazione soggettiva è dovuta alla temperatura del corpo.  La misura della temperatura si effettua rendendo oggettiva questa sensazione tattile soggettiva: l’esperienza mostra infatti che un corpo messo in contatto altri corpi a cui associamo temperature soggettive diverse, modifica il suo volume in modo monotono con la sensazione qualitativa di freddo e caldo. Nell’esperienza viene utilizzata l’altezza raggiunta da una colonnina di olio in una cannuccia per definire una scala termometrica e realizzare un termometro. 

Questo esperimento è presente anche per la scuola secondaria di II grado: Costruzione di un termometro

Scheda esperimento

Classi 1° anno
Tipologia Strumentazione semplice 
Durata 2 h
Consulta la legenda delle icone.

Scheda sintetica delle attività

  • Nella prima parte dell’attività si procede con una semplice presentazione ricordando che nel linguaggio di tutti i giorni temperatura e calore sono confusi tra loro e questo rende difficile comprenderne la differenza. Si mette in evidenza che l’esperimento chiarisce il concetto di temperatura mettendolo in relazione con la dilatazione termica.  
  • Si procede ad illustrare la possibile scelta tra i materiali fornendo alcuni consigli utili alla realizzazione. 
  • La classe viene divisa divisi in quattro-cinque gruppi.  
  • Ogni gruppo ha la possibilità di ragionare in modo guidato e scegliere il materiale corretto per la costruzione del termometro. 
  • Ogni gruppo avrà a disposizione il materiale occorrente per la costruzione del termometro.

Risorse

  • Contenitore di vetro
  • Olio di semi
  • Cannuccia di vetro di circa 20-25 cm
  • Nastro adesivo e nastro teflon
  • Piastra
  • Acqua
  • Ghiaccio
  • Pentolino

Prerequisiti

  • Conoscere il principio di funzionamento di un termometro
  • Conoscere il fenomeno della dilatazione volumica dei liquidi

Obiettivi di apprendimento

  • Saper costruire un termometro
  • Saper formulare ipotesi relative a temperatura e calore su fenomeni spesso osservati nella vita quotidiana
  • Saper condurre esperimenti, elaborare spiegazioni e trarre conclusioni da ciò che si è osservato e sperimentato

Dotazioni di sicurezza

Nessuna in particolare, prestare attenzione alla piastra e all’acqua bollente. 

Svolgimento

Viene costruito un termometro ad olio utilizzando materiale quotidiano e ne viene eseguita la taratura.  
Durante i momenti di attesa necessari per far stabilizzare i livelli (in totale 15 minuti per raggiungere e stabilizzare lo zero e circa 15 minuti per i 100 °C) possono essere presentati una serie di esperimenti sulla dilatazione termica precedentemente svolti in classe. 
 Ad esempio: 

  • i fili metallici: in cui si esplora il fenomeno della dilatazione lineare mediante l’allungamento di un ferro di calza;
  • le superfici si allargano: in cui si esplora la dilatazione superficiale, mediante la dilatazione di una moneta; 
  • i solidi si ingrossano: in cui si esplora la dilatazione volumica dei solidi, mediante la dilatazione di alcuni ditalini;
  • il palloncino si gonfia: in cui si esplora la dilatazione dei gas;
  • i liquidi aumentano di livello: in cui si esplora la dilatazione termica dei liquidi, in particolare di acqua ed oli. 

Realizzazione 

Prima parte: realizzazione del termoscopio

Si riempie fino all’orlo il contenitore con l’olio; si applica nastro teflon all’estremità della cannuccia, senza schiacciarla fissandola poi al collo della bottiglia, utilizzando la plastilina come sigillo e stando attenti a che non ci siano fuoriuscite. La parte relativa alla sigillatura è una fase importantissima che se viene eseguita male pregiudica la riuscita del termometro. Si consiglia quindi massima attenzione. Un po’ di olio dovrebbe risalire nella cannuccia (figura 1). 

Lo strumento costruito è un termoscopio perché permette solo di vedere se un corpo è più caldo di un altro, ma non di misurare la temperatura. Per verificarlo si immerga il termoscopio in acqua calda e si osserverà che il livello dell’olio nella cannuccia sale; viceversa, raffreddando la bottiglia, il livello si abbasserà.

Realizzazione del termoscopio (o termometro)
Figura 1: realizzazione del termoscopio

Premessa teorica: dal termoscopio al termometro attraverso la taratura

Prima di procedere con la taratura occorre scegliere una scala termometrica e poi procedere alla taratura del termoscopio. Si sceglie la scala Celsius (°C). La sua definizione si basa su due punti di riferimento fondamentali: 

  •  0 °C, che corrisponde alla temperatura dell’olio immerso nel ghiaccio fondente. 
  • 100 °C, che corrisponde alla temperatura dell’olio immerso quando l’acqua è in ebollizione. 

La distanza tra questi due livelli viene suddivisa in 100 parti, ciascuna delle quali corrisponde ad 1 grado Celsius o grado centigrado, indicato con il simbolo °C. 
Il termoscopio, con la scala, è quindi un termometro che consente di eseguire misure di temperatura. La scala Celsius è lineare, il che significa che la differenza di temperatura tra due punti qualsiasi della scala è costante.

Seconda parte: taratura del termoscopio

Per tarare il termoscopio dopo averlo montato e dopo aver aspettato qualche minuto, si segna una linea che indica l’altezza raggiunta dal liquido a temperatura ambiente (ha). Si immerge il termoscopio in acqua che bolle e si aspetta qualche minuto; il livello del liquido nella cannuccia aumenterà: in corrispondenza di questo livello, si segna una linea che indica l’altezza raggiunta a 100°C, (h100) (figura 2).

Successivamente si inserisce il termometro dentro acqua e ghiaccio, si attendono 10-15 minuti e poi si segna l’altezza raggiunta dal liquido 0°C (h0) (figura 3). 

Termoscopio in acqua che bolle
Figura 2: termoscopio in acqua che bolle
Termoscopio nel ghiaccio
Figura 3: termoscopio nel ghiaccio

Per completare la taratura del termometro occorre suddividere la distanza tra i due livelli h100 e h0 in 100 parti, ciascuna delle quali corrisponde ad 1 grado Celsius, come già detto nella premessa teorica; si realizza così la scala graduata del termometro. 

La misura di una temperatura (ad esempio la temperatura ambiente ta) si eseguein modo diretto mettendo a contatto il termometro con l’oggetto di cui si vuole misurare la temperatura, aspettando che il livello del liquido raggiunga un valore stabile e leggendo infine la temperatura sulla scala graduata.

In modo più veloce la determinazione della temperatura ambiente ta può essere realizzata attraverso un calcolo matematico. Si misurano per questo le distanze tra le linee corrispondenti a 0°C e 100°C:

\[d_{0-100} = h_{100}-h_0\]

e tra 0° C e la temperatura ambiente (figura 4) 

\[d_{0-t_a} = h_{t_a}-h_0\]

La temperatura ambiente è data dalla proporzione:

\[100 : d_{0-100} = t_a : d_{0-t_a}\]

Nell’esempio mostrato nelle figure: 

\[d_{0-100} = 16 cm\]
\[d_{0-t_a} = 4 cm\]

La proporzione è quindi:

\[100:16 = t_a : 4 \implies t_a = \frac{4 \cdot 100}{16} = 25°C\]

Note e storia

La scala empirica delle temperature utilizzata nell’esperimento e molto comune in Europa è detta scala Celsius o scala centigrada, dal nome dell’astronomo e fisico svedese che nel XVIII secolo la inventò; in questa scala si assegna il valore 0 al livello dell’olio quando la bottiglietta è immersa in ghiaccio in fusione e il valore 100 al valore raggiunto dall’olio, quando l’acqua è in ebollizione. La distanza tra questi due punti viene suddivisa in 100 parti, ciascuna delle quali corrisponde ad 1 grado centigrado o grado Celsius con simbolo °C. 

Nei paesi anglosassoni è ancora diffuso l’uso della Scala Fahrenheit, dal nome del fisico tedesco del XVIII secolo che la ideò. La sua unità di misura è il grado Fahrenheit con simbolo °F. In questa scala il ghiaccio fonde a 32°F e l’acqua bolle a 212°F. Lo spazio tra le due temperature viene diviso in 180 intervalli ognuno dei quali corrisponde a 1°F. 

In fisica si usa una scala chiamata scala delle temperature assolute o scala Kelvin, dal nome del fisico inglese che la ideò nel secolo scorso. La sua unità è il grado Kelvin con simbolo K. Il valore assoluto più basso di questa scala si chiama zero assoluto e corrisponde alla temperatura più bassa possibile. Essa è una temperatura limite sotto la quale non è possibile scendere. Un corpo che si trova a questa temperatura ha le molecole del tutto prive di qualsiasi energia e perfettamente immobili. 

Bibliografia

Autori

Paola De Paolis, IIS “G. Marconi”, Civitavecchia (RM)
Anna Marino, I.C. di Diano Marina, Diano Marina (IM)
Salvatore F. Altavilla, I.C. 1 di Modena, Modena
Manuela Pontremoli, I.C. “L. Fantappié”, Viterbo 

Torna in alto